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5 Luglio 2024Nella realtà aziendale, il rapporto tra CEO Mentor ed Executive rappresenta un pilastro fondamentale per il successo.
La bella frase di Albert Camus ben esprime questo legame: “Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti. Cammina al mio fianco e saremo sempre amici.”
Ma esploriamo insieme come può essere applicata efficacemente nel contesto aziendale, per costruire un rapporto di mentoring equilibrato, rispettoso e produttivo, dove nessuna delle due parti assume un ruolo predominante o subalterno.
Non camminare davanti a me, potrei non seguirti
L’Executive non dovrebbe vedere il Mentor come un leader da seguire ciecamente. Il ruolo del Mentor, infatti, non è dettare ogni singola mossa, ma è quello di offrire consigli saggi, prospettive diverse ed esperienze vissute. Questo supporto deve essere considerato come un arricchimento della propria visione e capacità decisionale.
Di conseguenza, l’Executive deve mantenere la propria autonomia, utilizzando i suggerimenti del Mentor per affinare il proprio giudizio.
Il successo dipende dalle competenze e dall’impegno dell’Executive, mentre il Mentor si assicura di monitorare attentamente i progressi, senza mai sovrastare.
Non camminare dietro di me, non saprei dove condurti
Dall’altra parte, il Mentor non è un semplice esecutore in attesa di direttive. Al contrario, deve essere un partner attivo, capace di sfidare costruttivamente l’Executive, stimolando una visione oltre i limiti percepiti e incoraggiando l’esplorazione di nuove opportunità.
Il Mentor deve avere una propria direzione chiara, utilizzando la sua esperienza per orientare l’Executive senza aspettare di essere guidato.
Questo crea un ambiente dinamico, dove entrambi possono crescere professionalmente.
Cammina al mio fianco e saremo sempre amici
La vera chiave di un rapporto di mentoring di successo è la collaborazione paritaria e il rispetto reciproco.
Lavorare “fianco a fianco” significa che il Mentor offre supporto senza imporre, mentre l’Executive è aperto a ricevere feedback e ad apprendere. La fiducia e una comunicazione aperta sono essenziali per costruire una relazione solida e duratura.
In questo contesto, l’amicizia rappresenta una metafora di una relazione professionale sincera, basata su rispetto e mutuo interesse per il successo dell’altro.

Quali sono i pilastri fondamentali del rapporto tra Executive e Mentor?
Per sintetizzare, un rapporto ideale tra Executive e Mentor dovrebbe essere caratterizzato da:
- Autonomia e Rispetto: l’Executive deve prendere decisioni autonome, rispettando però i consigli del Mentor.
- Collaborazione Attiva: il Mentor deve partecipare attivamente, senza attendere passivamente di essere guidato.
- Fiducia Reciproca: entrambi devono fidarsi l’uno dell’altro e comunicare apertamente.
- Crescita Reciproca: entrambi dovrebbero vedere il rapporto come un’opportunità di crescita personale e professionale.
Questo equilibrio consente a entrambi di trarre il massimo beneficio dalla relazione, creando un ambiente in cui l’Executive può svilupparsi pienamente come leader e il Mentor può vedere i propri insegnamenti avere un impatto concreto.
Applicare la saggezza di Camus al rapporto tra CEO Mentor ed Executive può trasformare una semplice interazione professionale in una partnership potente e gratificante.
Ricordiamoci sempre di camminare fianco a fianco, costruendo insieme un futuro di successo condiviso.
Buona continuazione e alla prossima lettura.
Gianni Simonato