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19 Aprile 2024Non è un corso per la riparazione di serramenti rotti, voglio parlarvi di comportamenti delle persone. Qualcosa di più difficile da aggiustare, ma allo stesso tempo molto potente per generare un clima positivo e collaborativo in azienda.
La teoria delle finestre rotte venne introdotta da James Q. Wilson e George L. Kelling.
Nella sua accezione classica indaga come l’ambiente urbano e il suo stato di cura influenzino direttamente i comportamenti sociali.
Secondo questa teoria, segni di disordine come graffiti, spazzatura non raccolta o oggetti vandalizzati inviano un messaggio di indifferenza verso le norme sociali e la legge, spingendo gli individui a contribuire ulteriormente al degrado con azioni antisociali, quali gettare rifiuti per strada o compiere atti di vandalismo.
L’idea di base è che piccole manifestazioni di trascuratezza possono degenerare in problemi di sicurezza più gravi, poiché l’ambiente disordinato riduce la percezione del rischio di essere scoperti e sanzionati per comportamenti illeciti.
Wilson e Kelling hanno teorizzato che mantenere puliti e ordinati gli spazi pubblici possa prevenire l’escalation del crimine, poiché un ambiente curato trasmette l’idea di una comunità che vigila e che non tollera violazioni delle norme sociali.
In pratica, interventi come la pulizia delle strade, la riparazione delle finestre rotte e la rimozione dei graffiti possono contribuire significativamente a ridurre il tasso di criminalità e il degrado urbano.
Questa teoria ha influenzato politiche di sicurezza urbana in diverse città, portando all’adozione di strategie di “tolleranza zero” verso piccoli crimini, con l’obiettivo di prevenire fenomeni di criminalità più grave.
In conclusione, la teoria delle finestre rotte sottolinea l’importanza delle condizioni ambientali nel modellare i comportamenti sociali e suggerisce che la cura degli spazi pubblici può giocare un ruolo cruciale nel prevenire il degrado urbano e la criminalità.
Portare la teoria delle finestre rotte nel contesto aziendale offre una lente attraverso cui osservare e comprendere come la cura dell’ambiente di lavoro e il mantenimento di standard elevati influenzino il comportamento dei dipendenti e, di conseguenza, le prestazioni complessive dell’azienda.
Secondo questa teoria, trascuratezze apparentemente minori, come una scrivania disordinata, attrezzature malfunzionanti o ritardi nelle comunicazioni, possono fungere da “finestre rotte” nel contesto aziendale, inviando un messaggio implicito che il disordine e la mancanza di cura sono tollerati.
Questo può portare a una spirale discendente dove i dipendenti si sentono meno responsabilizzati verso i loro compiti, la qualità del lavoro diminuisce e si instaura un clima di malcontento e disimpegno.
Per evitare questa traiettoria negativa, è fondamentale che la leadership aziendale adotti un approccio proattivo nel creare e mantenere un ambiente di lavoro che rifletta i valori e gli standard dell’azienda.
Questo include la cura fisica degli spazi di lavoro, ma si estende anche a pratiche di gestione come la comunicazione aperta, il riconoscimento delle buone prestazioni, e la promozione di una cultura aziendale basata sul rispetto reciproco, l’innovazione e l’impegno verso l’eccellenza.
- Applicare la teoria delle finestre rotte in azienda significa anche adottare politiche di tolleranza zero per comportamenti che contraddicono gli standard aziendali, sia che si tratti di trascurare le piccole manutenzioni, sia che riguardi atteggiamenti negativi o controproducenti tra i colleghi.
La chiave sta nell’instaurare un ambiente dove il rispetto per il luogo di lavoro e per i colleghi è la norma, e dove ogni individuo si sente valorizzato e responsabile del proprio contributo al successo collettivo dell’organizzazione.
Infine, è importante ricordare che il cambiamento deve partire dall’alto, con i leader che dimostrano attraverso il proprio esempio l’importanza di mantenere elevati standard di professionalità e cura.
In questo modo, l’applicazione della teoria delle finestre rotte in azienda non si limita a prevenire il degrado morale e professionale, ma diventa uno strumento per costruire una cultura aziendale forte, resiliente e positiva.
Un esercizio pratico per il Manager che voglia gestire la sindrome della “Finestra
rotta”
- Misura la percezione del disordine, non è lo stesso per tutte le persone. Trova uno standard aziendale che sia condiviso
- Intervista le persone e traccia una mappa del percepito
- Imposta un piano di azione concreto, cominciando a coinvolgere le persone
- Datti un tempo breve, due mesi, per la verifica dei primi risultati
- Usa il metodo LASER che trovi qui: https://simonatopartners.com/portfolio-item/metodo-laser-surfare-sulle-onde-del-cambiamento/
Buona continuazione e alla prossima lettura.
Gianni Simonato